Fondo regionale per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile e women new deal

Al fine di favorire l’avvio, la crescita e il consolidamento di attività imprenditoriali a conduzione femminile, la Regione Emilia-Romagna ha aperto la possibilità di presentare domande di accesso al “Fondo regionale per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile e women new deal”.

In particolare, il fondo è finalizzato ad erogare contributi a fondo perduto di entità ridotta a favore di micro o piccole imprese singole (compresi consorzi, società consortili e società cooperative) aventi sede/unità locale nel territorio dell’Emilia-Romagna, con lo scopo di favorire la crescita delle imprese femminili. Si tratta di un fondo complementare ai Fondi Starter e Microcredito: i soggetti che faranno richiesta di accesso ad uno di questi due fondi potranno fare richiesta anche del contributo previsto dal Fondo regionale per l’imprenditoria femminile.

 

SOGGETTI BENEFICIARI

Sono beneficiarie le professioniste e le imprese femminili con sede legale e/o operativa in Emilia-Romagna che rispondano ai seguenti requisiti:

  • le società cooperative e le società di persone, costituite in misura non inferiore al 60% da donne;
  • le società di capitali le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne;
  • le imprese individuali gestite da donne, che operino nei settori dell’industria, dell’artigianato, dell’agricoltura, del commercio, del turismo e dei servizi;
  • le professioniste.

 

DOTAZIONE FINANZIARIA

Il fondo ha una dotazione di 1,7 milioni € e prevede la concessione di contributi a fondo perduto fino a un massimo di 30 mila € a micro e piccole imprese, anche in forma associata, e singole partite Iva che operano sul territorio regionale da non più di cinque anni.

In aggiunta ai finanziamenti agevolati del Fondo Microcredito e Starter, il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto nella misura del 40% del progetto approvato, per un importo massimo di € 30.000 per la parte non coperta dal finanziamento agevolato ottenuto attraverso i fondi Microcredito e Starter. I progetti dovranno prevedere un costo totale ammissibile non inferiore a 8.000 €.

Alle imprese di ogni provincia sono riservati plafond minimi di 50.000 €, durante la prima call.

 

INTERVENTI AMMISSIBILI

Le iniziative finanziabili riguardano progetti per la realizzazione di investimenti e interventi necessari all’avvio, allo sviluppo e al consolidamento dell’impresa e alla messa sul mercato dei prodotti/servizi.

Fondo Starter

È un fondo rotativo che eroga finanziamenti chirografari con provvista pubblica per il 70% e per il restante 30% dalle banche convenzionate (BCC Ravennate Forlivese Imolese, BPER, Crédit Agricole, MPS, La Cassa di Ravenna, Riviera Banca, BCC Sarsina, BCC Romagna Occidentale, Banca Malatestiana, Banca di Imola). Possono accedervi le imprese femminili, anche inattive (dovranno essere attive al momento della richiesta di erogazione), iscritte alla CCIAA da non più di 5 anni, con codice Ateco fra quelli previsti dal regolamento. Le spese ammissibili sono:

  1. ristrutturazioni edilizie e adeguamenti funzionali;
  2. acquisto di macchinari, attrezzature, impianti, hardware e software, arredi strettamente funzionali;
  3. acquisto brevetti, licenze e/o software da fonti esterne, noleggio strumentazioni;
  4. spese promozionali anche per partecipazione a fiere ed eventi;
  5. consulenze esterne specialistiche non relative all’ordinaria amministrazione;
  6. spese di avviamento;
  7. spese per formazione;
  8. altre spese valutate coerenti alle priorità consentite e allo sviluppo del business plan aziendale.

Il contributo a fondo perduto è pari al 40% del progetto con un massimo di 30.000 €. A titolo esemplificativo, su un progetto di 50.000 €, a fronte di un contributo concedibile di 20.000 €, l’importo del finanziamento sarà di 30.000 €.

 

Microcredito

Vi possono accedere le professioniste e le imprese femminili , avviate da non più di 5 anni, con fatturato non superiore a 200.000 €. Le spese ammissibili sono:

  1. acquisto di beni o servizi strumentali all’attività svolta;
  2. pagamento di corsi di formazione anche di natura universitaria o postuniversitaria;
  3. esigenze di liquidità connesse allo sviluppo dell’attività compreso il costo di personale aggiuntivo;
  4. investimenti in innovazione in prodotti e soluzioni di ICT, sviluppo organizzativo messa a punto di prodotti e/o servizi.

Il fondo eroga finanziamenti di importo compreso tra 5.000 € e 25.000 €. Per effetto di questi parametri, i progetti d’impresa dovranno prevedere costi ammissibili non inferiori a 8.000 € (contributo 3.000 €) e non superiori a 42.000 € (contributo 16.800 €).

 

L’istruttoria e la selezione dei progetti sono affidati ad Artigiancredito (attuale gestore dei due fondi regionali di finanza agevolata Microcredito e Starter). Le richieste di contributo deve essere obbligatoriamente presentate in abbinamento a una domanda di finanziamento a valere sul Fondo Starter oppure Fondo Microcredito, a partire dal 13 settembre.

RICHIEDI INFORMAZIONI

 



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