- Maggio 5, 2021
Durante la pandemia si è assistito ad un boom dello shopping online. Tale successo è stato certificato dall’UNCTAD (la Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo), che ha pubblicato un documento che mostra il trend positivo delle vendite al dettaglio sul web, passate dal 16% nel 2019 al 19% nel 2020 degli acquisti globali, per un valore di 26,7 trilioni di dollari.
Le restrizioni imposte dall’emergenza pandemica hanno provocato un aumento delle vendite al dettaglio online del 4%. Secondo i dati di Salesforce, in Italia il commercio digitale a livello globale è cresciuto del 88% su base annua nel primo trimestre 2021. Diventa pertanto imprescindibile dotarsi una e-Platform e iniziare il processo di digitalizzazione. Secondo il report infatti, le vendite B2B dominano l’e-commerce, rappresentando l’82% (che include le vendite su marketplace online e le transazioni di scambio di dati elettronici).
Per quanto concerne il B2C, i business italiani – e non solo – hanno dovuto reagire all’afflusso di nuovi clienti digitali e adottare nuove tecniche di vendita. La conferma del trend di crescita del commercio digitale, che è proseguita nel primo trimestre del 2021, è un segnale che i business dovranno continuare ad incrementare i loro investimenti nel digitale. Ricordiamo infatti che i consumatori non si possono dividere in compartimenti stagni, ma che la presenza fisica e quella online si autoalimentano.
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